Lo sviluppo affettivo del bambino è fortemente influenzato dalle relazioni precoci che il bambino instaura con le proprie figure di riferimento. Questo legame, che si sviluppa fin dai primi mesi di vita, ha un impatto significativo sulla crescita psicologica e la capacità del bambino di relazionarsi con gli altri nel corso della sua vita. In questo articolo, esploreremo l’importanza dell’attaccamento ai genitori, i diversi tipi di attaccamento e come promuovere un attaccamento sicuro e sano.
Cos’è l’attaccamento ai genitori?
L’attaccamento è un bisogno fondamentale dell’essere umano, una predisposizione biologica che ci spinge a cercare la vicinanza e la protezione dei caregiver primari. È attraverso questo legame che i bambini imparano a regolare le proprie emozioni, a sentirsi sicuri e protetti, nonché a esplorare il mondo circostante in modo più fiducioso. Il processo di attaccamento inizia sin dai primi momenti di vita, quando il neonato impara a riconoscere la figura del caregiver, generalmente la madre o il padre, come fonte di sicurezza e conforto e rimane relativamente stabile negli anni a seguire.
Fasi dello sviluppo del legame di attaccamento
Bowlby differenzia 4 fasi nello sviluppo del legame di attaccamento:
- Da 0 a 3 mesi:Nei primi mesi il bambino sorride, piange e vocalizza per ottenere la vicinanza indistinta di chiunque possa prendersi cura di lui. In questa fase il bambino non è in grado di distinguere bene le persone tra loro, ed emette dei segnali di richiamo per stabilire un contatto con chiunque si avvicini abbastanza. Ciò ha la funzione biologica protettiva di assicurarsi la sopravvivenza. La fase si conclude quando il bambino, intorno ai 3 mesi, è in grado di discriminare la madre dalle altre persone.
- Da 3 a 6 mesi: è caratterizzata da comunicazioni dirette verso una o più persone, la madre o chi si prende cura di lui. Durate questa fase il bambino discrimina le figure familiari fra loro e rispetto agli estranei, e si orienta in maniera preferenziale verso chi si prende cura di lui, solitamente la madre.
- Da 6 mesi a 2 anni:Imparando a camminare, il bambino amplia notevolmente il suo repertorio comportamentale: segue la mamma, la saluta al suo ritorno, la usa come punto di partenza per le esplorazioni. Il camminamento e la maggiore competenza motoria consentono al bambino sia di allontanarsi per esplorare l’ambiente, sia di ricercare attivamente alla vicinanza della mamma. Benché le altre persone che si prendono cura di lui diventino figure di riferimento secondarie, è in questa fase che il bambino sviluppa il legame di attaccamento vero e proprio, orientato e preferenziale. Ciò è testimoniato dall’emergere di due fenomeni: l’ansia di separazione e la paura dell’estraneo.
- Dai 2 anni in poi:il bambino diventa capace di pianificare i propri obiettivi e di adottare comportamenti intenzionali per raggiungerli tenendo conto delle esigenze altrui. In questa fase il bambino stabilisce dei rapporti con la madre in maniera più reciproca: osservandola arriva a cogliere le sfumature del suo comportamento e le sue espressioni in base all’attività che ella sta svolgendo e alle intenzioni che ha. Si stabilisce quindi un rapporto reciproco, non più unidirezionale, e il bambino inizia a cogliere le emozioni e lo stato d’animo della madre e ad adattarvisi. Intorno ai 3 anni il bambino sviluppa la teoria della mente e il mantenimento dell’attaccamento, che resiste per tutta l’esistenza e viene esteso ad altre figure.
Tipi di attaccamento
I comportamenti di attaccamento sono tutti quei comportamenti che il bambino mette in atto per manifestare il proprio legame nei confronti del cargiver. La teoria dell’attaccamento, sviluppata da John Bowlby, ha identificato diversi comportamenti di attaccamento che possono innescarsi tra un bambino e i suoi genitori.
I diversi tipi di attaccamento si sviluppano in base alla qualità delle interazioni tra il bambino e i caregiver primari. Ecco i principali tipi:
- Sicuro:
Nel caso dell’attaccamento sicuro, il bambino sperimenta i caregiver come fonti affidabili di conforto e sicurezza. Si sentono a loro agio nell’esplorare il mondo e sanno di poter tornare dai genitori in caso di bisogno.
- Insicuro-Evitante: I bambini con un attaccamento evitante mostrano poca o nessuna preferenza per i caregiver rispetto ad estranei. Tendono a evitare l’intimità e possono sembrare distanti emotivamente.
- Insicuro-Ambivalente: In questo tipo di attaccamento, i bambini possono sembrare ansiosi e preoccupati riguardo alla disponibilità dei genitori. Sono incerti sulla risposta dei genitori e possono essere iper-vigili riguardo alla loro presenza.
- Disorganizzato: Questo è il tipo di attaccamento più problematico e spesso deriva da situazioni di abuso o negligenza. I bambini con attaccamento disorganizzato possono manifestare comportamenti contraddittori e confusi nei confronti dei caregiver, oscillando tra momenti di avvicinamento e allontanamento.
L’importanza dell’attaccamento sicuro
L’attaccamento sicuro è essenziale per lo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino. I bambini con un attaccamento sicuro sono più propensi a sviluppare una maggiore autostima, capacità di regolazione emotiva e relazioni sociali soddisfacenti. Sono anche più abili nell’affrontare il cambiamento e le sfide della vita.
D’altra parte, i bambini con un attaccamento insicuro o disorganizzato possono affrontare difficoltà a livello emotivo e sociale. Possono essere più vulnerabili allo stress e alla depressione, mostrando comportamenti problematici e difficoltà nel costruire legami stabili con gli altri.
Promuovere un attaccamento sicuro
I genitori e i caregiver primari svolgono un ruolo cruciale nel promuovere un attaccamento sicuro con il loro bambino. Alcuni suggerimenti utili includono:
- Rispondere alle esigenze del bambino in modo sensibile e tempestivo: Essere presenti e attenti alle necessità del bambino aiuta a costruire la fiducia e la sicurezza.
- Mostrare affetto e amore: Abbracci, coccole e gesti di affetto contribuiscono a consolidare il legame affettivo.
- Essere coerenti e prevedibili: Una routine stabile e prevedibile aiuta il bambino a sentirsi al sicuro e a sviluppare una sensazione di sicurezza.
- Favorire l’autonomia: Sostenere il bambino nel processo di esplorazione e crescita, rispettando la sua individualità.
- Essere empatici: Riconoscere e convalidare le emozioni del bambino, anche quando possono sembrare sproporzionate.
Conclusioni
L’attaccamento ai genitori è un legame cruciale per lo sviluppo sano e armonioso di un bambino. Un attaccamento sicuro fornisce la base per la crescita emotiva e sociale, influenzando profondamente la capacità del bambino di formare relazioni significative e soddisfacenti nel corso della vita. Per questo motivo, investire nel benessere e nell’attaccamento del bambino è una responsabilità preziosa che porterà a vantaggi duraturi per il suo futuro.
Tuttavia, so bene quanto difficile può essere per i genitori soprattutto nei primi mesi di vita del bambino. I nostri figli nascono come dei piccoli alieni desiderosi di conoscere il mondo, ma per farlo hanno bisogno di noi in tutto e per tutto. Queste richieste continue da parte del bambino possono portare, anche nei genitori più attenti ed amorevoli, a enormi carichi di stress. Accade così che presi dai nostri pensieri e preoccupazioni si diventi meno “sensibili” ai bisogni emotivi del bambino.
In queste situazioni è importante chiedere aiuto. Perché come dico ai miei pazienti: “se non stai bene tu non sta bene nemmeno il tuo bambino”
Se queste parole hanno risuonato o fatto riflettere e pensi che sia giunto il momento di avere un alleato al tuo fianco in grado di supportarti e sostenerti non esitare a contattarmi.